Federico
Mainenti
And the open is done
19 marzo 2024
SpotifyE qualche consiglio su come gestirli
Anche quest'anno possiamo analizzare un po' come sono andati gli open.
Intanto guardiamo il 24.3:
5 giri di
10 thruster a 43kg
10 chest to bar pull-ups
rest 1 minuto
5 giri di
7 thruster a 61kg
7 bar muscle ups
Molto più tassante degli altri sicuramente e molto più tecnico il 24.3 è stato uno spartiacque tra chi ha determinate abilità – muscle ups e thruster a 60kg – e chi non le ha, purtroppo molte persone hanno dovuto scegliere la versione scalata e non la versione Rx'd, cioè come prescritto per poter completare o provare a completare questo workout.
Come sappiamo la coppia movimento tirata alla sbarra più thruster è una della più tassanti a livello sistemico, tutto il corpo viene tassato il sangue continua a correre su e giù per il corpo e questo causa il fatto che il cuore debba pompare sangue per mantenere oltre le funzioni vitali anche un adeguato apporto di ossigeno ai muscoli e quindi il battito cardiaco schizza alle stelle.
Per gestire bene questo ultimo workout la vostra capacità aerobica deve essere buona se non ottima oltre al fatto che a livello locale di avambracci non dovete sentire indolenzimenti nel mentre fate il workout, altrimenti l'indicazione sarà lavorare sulla capacità aerobica per lungo tempo (quindi zona 2-3 della vostra frequenza cardiaca massima) anche oltre l'ora e aumentare la resistenza muscolare locale, su cui comunque dovreste aver già lavorato, si spera.
Tutto ciò dando per scontato che ne sulla parte di ginnastica ne sulla parte di pesistica abbiate problemi e che, quindi avete almeno 100kg di clean e jerk e un massimo numero di muscle ups di fila sopra i 20 (i chest to bar di conseguenza non saranno un problema).
Ora addentriamoci nell'analisi di tutti gli open, come sapete da quest'anno alla fase successiva passa il 25% rispetto agli iscritti totali, per ogni continente. Scelta giusta? Scelta sbagliata? Non lo so, io al momento analizzo i risultati per quello che sono e per i dati che abbiamo, al momento passa appunto il 25% o il 75esimo percentile quindi andiamo a vedere.
Per il 24.1 se volevate passare ai quaterfinals dovevate completare tutte le ripetizioni con un tempo di tra i 8:50 e 10:15 per le donne RX (master si poteva stare intorno o sotto i 10:45) per le ragazze e tra 8:15 e 9:20 (master che sarebbe si poteva stare sotto i 10:15) per gli uomini. Il primo numero che riporto è quello del 90esimo percentile, quindi con il vecchio sistema in cui passava solo il 10% di ogni continente per categoria di età.
Per quel che riguarda invece il 24.2 se volevate qualificarvi ai quaterfinals i giri da completare erano 6 o 7 per le ragazze anche per le master, invece per gli uomini 8 o 9 (master intorno agli 8 o poco sopra), qui il numero più alto si riferisce sempre al 90esimo percentile.
Per il 24.3 invece uno score ottimo per i quaterfinals era aver iniziato il 9 giro o completato l'ottavo round per gli uomini o finire 6 o 7 giri per le donne.
Passati in rassegna un po' di numeri vorrei concentrarmi sugli aspetti più di gestione emotiva dei di questa prima fase è una fase in cui dovremmo divertirci tutti e godere appieno dei risultati che conquistiamo, si chiamano Open proprio perché sono aperti a tutti e perché tutti si possano mettere alla prova a seconda del loro livello.
Ricordate che gli atleti che puntano direttamente alle semifinals per poi passare ai games, in realtà degli open gliene importa relativamente poco, anzi per loro è solo la fase più facile rispetto a tutta la stagione agonistica che hanno davanti, infatti molti di questi atleti (parliamo dello 0 virgola qualcosa al mondo) eseguono una volta sola il workout dell'open, se volete imitarli questo è il primo consiglio da portare a casa.
Posso dirvi che quello che ho notato da parte di molti è stata invece una gestione non improntata al miglioramento di se stessi ma più una corsa al risultato impossibile, più mirata all'esaltazione diciamo, non nel senso di dare il massimo, ma proprio il fatto di voler per forza performare anche se vi sono dei limiti fisici.
Un esempio di questo tipo di mentalità è riprovare i wod di qualifica 3-4 o più volte magari per più giorni di fila, magari pure spinti dal proprio coach, o riprovarlo più volte lo stesso il giorno per migliorare un risultato che peggiora pure, visto che dopo un po', appunto, vi sono dei limiti fisici.
Riprendendo quello che ho detto all'inizio, se volete copiare i campioni fatelo ma prendete le loro buone abitudini per esempio già provarlo una volta sola nella giusta giornata è ottimo, o al massimo una seconda volta senza dover stravolgere la propria routine o dimenticando momenti importanti della giornata, come ho già detto per molti questa è la parte più facile.
Un buon approccio sarebbe invece provare i workout una volta o due al massimo a distanza di almeno 24 – 48 ore, senza stravolgere la propria routine di vita o allenamento del week end.
Registrare i vostri punteggi e archiviarli con tutti gli appunti e gli spunti che magari insieme al vostro coach – perché è tutto lì che sta il segreto – avete scritto ed analizzato.
Successivamente tra qualche mese magari prima degli open del prossimo anno (quindi tra circa nove mesi) ri-testate quel o quei workout per vedere se effettivamente ci sono stati dei miglioramenti e dove magari c'è ancora da limare qualcosa.
Godetevi il percorso e lavorate con pazienza soprattutto, come dico sempre, sulla forza che è la base fondante, così come lo è l'endurance di lunga durata, non saltate gli allenamenti perché non vi va, non scegliete solo ciò in cui riuscite ma appunto mettetevi alla prova anche e soprattutto in ciò che non riuscite o non sopportate, potreste scoprire risorse che non pensavate di avere e fatevi guidare dal coach chiedendo il perché delle cose, non solo eseguendo come automi, il vostro corpo – ma non solo – ringrazierà e vi sentirete molto più appagati vi divertirete pure di più, e avrete anche migliori risultati.
Come sempre se vi siete trovati spaesati e ora non sapete da dove partire sapete dove contattarmi.