Federico
Mainenti
Perché non posso fare il giardiniere?
1 aprile 2024
SpotifyConsigli pratici per gestire ed evitare gli infortuni
Qualche settimana fa sui miei social ho chiesto un po' a tutti qual è l'attività con il maggior numero di infortuni tra attività quotidiane come camminare, giardinaggio, lavori in casa ecc, corsa, sport da combattimento e pesistica olimpica.
La domanda era un po' provocatoria come il titolo di questo articolo, però la gran parte delle persone ha risposto in modo corretto.
Da dove viene questo tasso di infortuni così alto nelle attività quotidiane?
Tralasciando il ragionamento spiccio che si può fare il dato è scientifico, cioè un po' di ricercatori si sono chiesti cos'è effettivamente più pericoloso a livello di infortuni.
Come spesso si fa nelle attività scientifiche si prende una base comune a tutto, in questo caso 1000 ore di una certa attività, e si va a vedere effettivamente ogni quanto ci si infortuna e quanto dura quell'infortunio.
Da queste ricerche ne è emerso che la pesistica olimpica, insieme alla ginnastica, e al powerlifting hanno un tasso di infortunio che varia da 2,4 a 4,4 h ogni ogni 1000 ore di attività – e l'infortunio di solito dura mediamente 3 giorni – . Se per esempio prendiamo come riferimento la corsa stiamo sulle 12 ore ogni 1000h di attività. Per curiosità il calcio va dalle 4 ore alle 35 ore ogni mille ore di attività, perché se si considerano anche le partite e il livello con cui si gioca – amatore o professionista/semi-professionista – il tasso schizza in alto.
Questi dati non sorprendono gli addetti ai lavori, ma sorprendono un po' le persone comuni quando li leggono o li sentono, e si chiedono perché le attività quotidiane sono quelle con il maggior numero di infortuni?
Perché in primis le attività quotidiane sono semplici da eseguire e non richiedono una tecnica particolare per eseguirle, se ci pensate per andare a correre o camminare allacciate un paio di scarpe e via, lo stesso per fare giardinaggio vi mettete i guanti e via a deforestare il giardino.
Ma soprattutto perché il nostro corpo appena ci muoviamo un po' di più non è più abituato a quel range di movimento e quindi appena variamo un po' la nostra routine ci blocchiamo. Pensate a quante persone avete sentito dire “stavo facendo giardinaggio e tac, schiena bloccata non so come mai”.
Negli USA c'è un detto “use it or lose it”, usalo o perdilo. Ed è esattamente così che succede ai nostri muscoli, dobbiamo usarli perché si mantengano e ci mantengano autonomi il più a lungo possibile.
Capiamoci non c'è nulla di sbagliato nelle attività quotidiane in sé e per sé, anzi ben venga se ci costringono a muoverci fuori, la questione è perlomeno arrivarci in modo che, alla sera o nei giorni successivi, non abbiate la schiena bloccata per una contrattura o peggio uno strappo muscolare, per esempio.
Due premesse prima di capire come evitare o ridurre gli infortuni:
- non ci sono esercizi che ci fanno infortunare ma ci sono esecuzioni che ci infortunano, se quel giorno il tuo corpo non ha la benzina necessaria o non sei presente con la testa quando ti infortuni magari lascia sul campo un paio di ripetizioni o quei 10kg in più e non sollevarli, meglio un passo indietro per farne due avanti che fermarsi completamente.
- non ci sono metodi di allenamento che infortunano, ne tantomeno coach che infortunano, ci sono scelte da fare in determinati contesti in base anche a che periodo hai, e in che modo il tuo coach/trainer può aiutarti a performare al meglio in quel periodo, nessun metodo è sbagliato, così come nessun metodo è giusto. Esistono trainer saccenti che pensano di sapere tutti ma anche lì è facile smascherarli perché semplicemente non si pongono domande e non ragionano, ecco a loro sì dovete stare attenti, ma lo capirete da soli;
Quindi come evitare o ridurre la probabilità di infortuni?
1) Muovendoci quotidianamente, con ampi range di movimento e spostando pesi man mano più pesanti in relazione alle proprie capacità in palestra in modo corretto.
Si lo so che la prima volta che uscite in passeggiata poi avete dolori muscolari per i giorni successivi, anche io se faccio pilates o yoga poi i giorni successivi sento i DOMS ma questo perché è un'attività che non ho mai fatto o ho fatto pochissime volte e il mio corpo – i miei nocirecettori – non è abituato a svolgere, alla seconda volta che la fate non sentirete più nulla, ma ne gioverete di mobilità sicuramente.
Piccola curiosità la passeggiata ha comunque un tasso di infortuni simile alla corsa, e come già spiegato più volte l'efficenza per via di consumo calorico non è paragonabile (ricordate la legge di Arcelli 0,5kcal/kg/km?) rispetto ad un'ora di sala pesi fatta bene.
2) È importante capire che usare i muscoli di cui siamo dotati è fondamentale per evitare gli infortuni nella vita quotidiana ma non solo, è altrettanto importante usarli per non perdere la loro funzione e quindi essere autonomi nel tempo, anche e soprattutto con il passare degli anni.
3) l'infortunio capita ed è multifattoriale anche se abbiamo fatto tutto per bene può capitare se succede non cade il mondo se per 3 giorni non ti alleni - se l'infortunio non è grave - fermati e appena riprendi cerca di lavorarci attorno senza forzare il recupero, se per esempio non posso caricare la schiena non faccio squat ma cercherò delle alternative che comunque coinvolgano i distretti muscolari che voglio allenare evitando il punto infortunato pensate ad esempio a sostituire il back squat con il belt squat, o con degli affondi a corpo libero o con carico minore, o ancora affondi bulgari curando il tempo sotto tensione mentre li eseguo.
Il corpo umano è una macchina straordinaria ed estremamente adattabile, ma deve essere usata.
Stare ore seduti e la massima attività consiste nella camminata nel week end non è usare i muscoli, è un po' mettersi l'anima in pace perché il sabato sera o la domenica a pranzo hai esagerato con il cibo.
In compenso non avere più mal di schiena o mal di ginocchio perché si sono rinforzati i muscoli pare una chimera per molti che percepiscono l'ambiente della palestra e dei pesi come pericoloso, o più pericoloso di altre attività, quando in realtà come avete visto non è così.
Purtroppo la strada da fare e ancora molta ma se sei disposto a fare il primo passo – che a volte è il più difficile – e magari non sai come affrontarlo basta che mi contatti.